AMYEL GARNAOUI

About Amyel

Amyel Garnaoui è un’artista italo-tunisina.

Ha vissuto in Congo (DRC), Stati Uniti e Francia. Attualmente vive a Roma e ha tre figli.

È cresciuta in una famiglia viaggiatrice e cosmopolita ed è stata esposta a culture diverse fin da piccola.
Personalità eclettica, Amyel Garnaoui è anche storica dell’arte ed ostetrica.

La sua formazione, sia formale che informale, ha nutrito la sua creatività conducendola ai temi del suo presente lavoro: decolonizzazione della mente e delle arti, superamento del patriarcato dalla prospettiva dell’economia del dono, anacronismo come chiave fertile per leggere l’intera produzione artistica umana, nascita non violenta, esame del desiderio e del piacere, dimensione spirituale come chiave di accesso all’arte, umorismo come cornice generale.

La sua attività principale è la ceramica, ma utilizza anche altri media come la scultura, la fotografia, la pittura. Formazione artistica: Tyler School of art, Philadelphia USA

chi è amyel garnaoui

I miei lavori

Portfolio

Formazione

Formazione artistica: Tyler School of art, Philadelphia USA

Laurea in Lettere e Filosofia e Specializzazione in Storia dell’arte e Archeologia: Roma, Parigi, Siena

Ha collaborato con Harald Szeemann alla Biennale di Venezia del 1999 (dAPERTutto) e del 2001 (Platea dell'Umanità - Plateau der Menschheit - Plateau de l'Humanité) nel ruolo di assistente agli artisti e ha pubblicato un libro sul curatore svizzero approfondendo la rivoluzione operata da Szeemann nel campo delle mostre (Harald Szeemann, un curatore atipico, 1999).

Dopo la nascita dei primi due figli si è dedicata alla divulgazione dell'arte per i ragazzi (Venere e il drago, Gallucci; L'ultima cena di Leonardo, Biancoenero ed.).

L'essere diventata madre e l’aver preso coscienza che nascere oggi rappresenti una questione controversa l'hanno spinta ad approfondire il tema della nascita, laureandosi in Ostetricia e diventando poi un'attivista in questo campo. Ha realizzato due documentari sui paradigmi della nascita e sulla violenza ostetrica: