CLITHERA
Installazione composta da una teca in argilla, fango e paglia, 1 fiore di zafferano in terracotta che galleggia all'interno della teca e 5 oggetti in ceramica collocati all'esterno della teca.
CLITHERA è un tentativo di reinterpretare l'antico rapporto con il sacro femminile prima dell'avvento del patriarcato.
CLITHERA è figlia dell'arte femminista degli anni Sessanta ma anche di tutte le opere d'arte che hanno come soggetto gli organi genitali maschili, come ad esempio le offerte votive etrusche.
Tuttavia il clitoride non è mai stato il protagonista di queste opere, mentre la vulva, l'utero e il seno sono stati spesso rappresentati. Simulacri di organi sempre legati alla funzione riproduttiva o deputati al nutrimento, non al desiderio o al piacere.
Non esiste al mondo un tempio dedicato al clitoride, mentre esistono santuari dedicati agli organi riproduttivi femminili.
Il santuario del clitoride contiene al suo interno un fiore, l'organo riproduttivo delle piante. Ironicamente è il clitoride a contenere l'organo della riproduzione, non viceversa.
CLITHERA è quindi una proposta artistica, culturale e politica che affronta il tema del desiderio, in particolare quello femminile, e di come le donne spesso rinuncino a perseguirlo.